La Parte Della Sposa
Un giorno, durante una visita a sua madre, la donna comunica alla famiglia di avere una malattia incurabile e che le restano solo tre mesi di vita. Dona Carlota esprime il desiderio di vedere suo figlio finalmente sposato e Luiz decide di accettare, non tanto per amore materno ma perchè Dona Carlota minaccia di tagliarlo fuori dal testamento.
La parte della sposa
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A questo punto entra in scena Lina, una giovane attrice in bancarotta perchè nessuno la vuole assumere: il "contratto" è semplice, Lina reciterà la parte della fidanzata perfetta per rendere felice Dona Carlota ed evitare che Luiz rimanga a secco dopo la di lei dipartita. Ovviamente questo da vita a una serie di situazioni ridicole, imbarazzanti e divertenti che forse porteranno Luiz a crescere, lasciandosi alle spalle la sua vita da scapolo impenitente.
Il giovane Luiz è un vero dongiovanni e ha stabilito delle regole chiare da rispettare nelle sue relazioni. Infatti è intenzionato a non impegnarsi in una storia seria e dopo tre mesi decide categoricamente di troncare qualsiasi legame, nel timore che questi possa trasformarsi in qualcosa di più complesso. Vive ancora in casa con la madre sessantottenne e proprio in occasione del compleanno della donna la famiglia riceve una notizia sconvolgente: alla festeggiata infatti rimangono soltanto tre mesi di vita.
Come vi raccontiamo nella recensione de La parte della sposa, Luiz viene posto davanti a un ultimatum e se vuole far parte del testamento dovrà obbligatoriamente esaudire l'ultimo desiderio della genitrice, ovvero quello di sposarsi proprio entro quell'arco di tempo che la separa dalla dipartita. Il protagonista si trova impreparato e nessuna delle sue fiamme, abituate a vivere avventure alla giornata come lui, sembra intenzionata ad accettare la sua improvvisa proposta di nozze. Al punto che Luiz decide di ingaggiare qualcuno che finga di essere la sua promessa sposa: la scelta ricade sull'eccentrica Lina, attrice teatrale che fatica ad arrivare a fine mese ed è abituata a impersonare la parte della fidanzata o della moglie dietro apposito pagamento. Ma durante la convivenza forzata, tra i due nasce un sentimento più vero del previsto...
Sin dal voice-over iniziale, nel quale il protagonista pronuncia le tre regole chiave per non rischiare di innamorarsi, si comprende già dove La parte della sposa sia destinato a infrangersi, ovvero dietro quel sentimentalismo spicciolo che esalta la classica retorica a tema, con un epilogo che non fa altro che confermare la scarsità di idee in fase di sceneggiatura.
In un cast popolato per gran parte da figure caricaturali, dalla madre rinvigorita di punto in bianco alla sorella impicciona che intende smascherare Luiz, a spiccare è soprattutto Thati Lopes, fresca e genuina quanto basta per infondere la corretta personalità a Lina, alpha e omega comico dell'intera operazione e assoluta star delle gag più divertenti: basti vederla quando imita il verso di animali notturni durante la gita in campeggio.
Ma il problema principale de La parte della sposa è il suo vivere appunto di sporadiche fiammate, che cercano di ravvivare una commedia romantica altrimenti scontata e inesorabile nelle sue linee guida, mai capace di far pensare per un attimo che la nascente love-story possa realmente essere messa in discussione.
Come vi abbiamo raccontato nella recensione de La parte della sposa, questa commedia romantica segue fedelmente tutte le linee guida del filone, risultando ben più che prevedibile nei suoi passaggi chiave e nell'(in)evitabile lieto fine. Nonostante la simpatia della protagonista femminile il risultato è modesto e vive di sussulti che fanno capolino qua e là in una narrazione che non si prende mai rischi, dove il dramma e l'ipotetica carica introspettiva vengono smussati in favore di una scontata farsa in salsa sentimentale.
Ci sono alcune sere in cui si ha voglia di leggerezza, spensieratezza e perché no anche di una certa dose di prevedibilità . Dopotutto l'intrattenimento televisivo serve anche a questo, a evadere dalla realtà che a volte sa essere un po' troppo dura e crudele. Quelle sere, quindi, quando le storie vere sono un po' troppo da digerire, ci si può spostare all'interno di storie di finzione dove va tutto come deve andare e l'amore trionfa sempre. Se cercate, quindi, queste sensazioni ma anche una bella dose di comicità , il film perfetto per voi è la commedia romantica brasiliana di Netflix, La parte della sposa.
Al di là del titolo che potrebbe sembrare una delle classiche commedie americane, il film stupisce per la sua spiccata vena comica e per la bravura dei suoi attori protagonisti, specialmente Thati Lopes nei panni di Lina, un'attrice che, per guadagnarsi da vivere, interpreta tantissimi personaggi nella vita reale, dalla finta fidanzata alla finta amante. E proprio così, ingaggiata da un ragazzo che, pensando che la madre stia per morire, vuole darle un'ultima gioia: quella di vederlo sposato. Lina, così, entra nella vita di Luiz e, piano piano, non sarà più in grado di uscirne.
Leggero, spensierato ma anche profondo La parte della sposa è una consigliatissima commedia Netflix da guardare per farsi venire un po' di buon umore che, a volte, è tutto ciò di cui si ha bisogno.
Protagonista delle vicende narrate da La parte della sposa è Luiz (interpretato da Caio Castro), un giovane scapolo intenzionato a rimanere single il più a lungo possibile. Il suo rapporto con le donne si basa a suo dire sulla totale onestà : lui dichiara sin dal principio di essere interessato solamente a rapporti occasionali e, in ogni caso, non frequenta nessuna partner per più di tre mesi. Luiz è disoccupato e, quando non è alla ricerca di una nuova avventura, vive ancora a casa della madre.
Un improvviso malore della genitrice sconvolge lo status quo della famiglia. Alla donna viene infatti diagnosticata una malattia estremamente grave che, salvo cambiamenti improvvisi, dovrebbe portarla al decesso entro sei mesi. Per garantire alla propria madre un periodo sereno, Luiz le racconta di essersi fidanzato.
Infine, a rendere anonima la commedia contribuisce anche la poca attenzione alla scenografia. La San Paolo de La parte della sposa è una città qualunque, priva di elementi che la contraddistinguono. In un certo senso, nella sua insignificanza la rappresentazione della città è in linea con la sceneggiatura.
Per la realizzazione de La parte della sposa si è fatto riferimento a due diverse idee di cinema: quella derivante dal melodramma hollywoodiano classico e quella tipica della pellicola romantica degli anni Ottanta. Entrambe sono citate in espliciti rimandi visivi.
In ultima analisi, gli autori de La parte della sposa non sembrano particolarmente interessati a imprimere una identità specifica alla produzione, che risulta di conseguenza mediocre. Certo, nessun aspetto del prodotto è di per sé pessimo, ma allo stesso tempo sono completamente assenti tratti che lo possano rendere memorabile.
Il cast principale de la parte della sposa è formato da Caio Castro, Thati Lopes e Patricya Travassos.
Nella giornata di giovedì 13 ottobre ci sono molti contenuti in arrivo sulla piattaforma streaming Netflix. Tra questi la serie The Watcher, ideata da Ryan Murphy (papà di American Horror Story) insieme a Ian Brennan, con Naomi Watts e Bobby Cannavale; il film La parte della sposa con Caio Castro; la serie animata giapponese Exception; la miniserie The Playlist; la docuserie Sue Perkins: Perfectly Legal. Di seguito scopriamo i contenuti nel dettaglio.
La comica Sue Perkins è stata per lo più una brava ragazza per gran parte della sua vita: ha rispettato le regole, si è attenuta al ruolo che le è stato assegnato, ha lavorato sodo e dimostrato di avere buonsenso. Non ha mai nemmeno fumato una sigaretta e tanto meno infranto la legge. E ora? Beh, è annoiata.
Non sempre quando si guarda un film si cerca la sfida, il dibattito, la dialettica. Esistono anche film creati per intrattenere e basta, per divertire, per farci sperare e credere che qualcosa di facile sia possibile. La parte della sposa, titolo originale Esposa de aluguel, è esattamente uno di questi.
Luiz è uno scapolo incallito. Piccolo di casa dopo tre sorelle, è legatissimo alla mamma, vuole passare tutta la vita a lavorare il meno possibile e soprattutto è deciso a non sposarsi mai con nessuno. Ha una serie di rigidissime regole per evitare in ogni modo di innamorarsi o di illudere le mille donne che gli ronzano intorno. La madre e le sorelle disapprovano il suo stile di vita pigro e libertino, ma lui resiste.
I due protagonisti assoluti sono Caio Castro, nel ruolo di Luiz, e Thati Lopez, nel ruolo di Lina. Mariana Xavier interpreta Maria Inês, sorella sospettosa del protagonista. Bruna Louise è Maria Clara, Poliana Aleixo è Suelen Glória e Patricya Travassos è Carlota, la super mamma della storia.
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Claudia Marchiori, attrice mestrina, interpreta la parte della bracciante sindacalista ne La Sposa la fiction tv che ha aperto un caso su come è stata rappresentata la società veneta negli anni Sessanta.
Al di là delle polemiche e lasciando il dibattito agli storici e ai sociologi, resta il fatto che Claudia Marchiori ne La sposa è un personaggio forte e positivo. È la giovane bracciante Carla, impegnata nel sindacato e pronta ad aiutare come può. Carla è donna tra uomini burberi e si è indurita necessariamente, per porsi alla pari in quel mondo patriarcale. È logorata e arrabbiata. Ma è anche molto sensibile e questo lo si vedrà nelle prossime puntate. Fin dal provino ho sentito un forte legame con lei. Un Dna che ci accomuna. In Carla c'è un po' di mio nonno, operaio e sindacalista. Ma ci sono anche mia nonna, mia madre, mio padre. Ho scelto che il suo viso non avesse purezza di pensiero, ma pesantezza. Ho voluto acquisire quella maturità che la vita dura e difficile regala alle donne. C'è infine il mio dialetto. Il veneto che parliamo in casa che fa parte di me e che qui faccio uscire. 041b061a72